Abbiamo lasciato Porvoo a metà pomeriggio, diretti a Helsinki. Il giorno successivo, la capitale appare grigia e nevosa. Lo esploriamo per ore sotto il tempo inclemente fino a quando, più vicino al tramonto, le nuvole se ne vanno e una calma gratificante si instaura.
Ci siamo installati su una sporgenza strutturale sopra il Mar Baltico, vicino al molo dei traghetti internazionali. Da lì, osserviamo il lungo tramonto boreale e l'illuminazione artificiale che mette in risalto la cattedrale di Helsinki sulle case storiche sottomesse.
Non appena il cielo si oscura, ci incamminiamo verso l'interno della città alla ricerca della stazione di partenza della sua 17a rappresentazione della Via Crucis, che sta per essere realizzato dalla Congregazione della Cattedrale di Helsinki e da Ristin Tien Tuki ry, associazione ecumenica incaricata di garantire l'evento.
La folla credente che si contende i migliori posti in città
Lo troviamo su un pendio confinante con il Kaisaniemen Park, spoglio di fogliame, coperto da una buona quantità di neve e invaso da un pubblico caloroso ed entusiasta. La folla si contende i posti migliori per seguire le prove di Cristo tra un vasto cast di cittadini da a Gerusalemme Finno-romana ostile alle sue credenze e alla sua predicazione e più gelida che mai.
Gesù è trattenuto da un piccolo squadrone centurione e ha portato alla presenza di Ponzio Pilato, seguito da un corteo di comparse storiche che avanza attraverso i viali Unionkatu e Yrjö-Koskisen katu a lume di candela.
La rappresentazione continua, elegante e grandiosa, in cima alla scalinata del Säätytalo (La Casa di Stato) adattato al palazzo del governatore romano, dove il popolo ebraico finì per optare per la liberazione del prigioniero ribelle Barabba, condannando così Cristo alla Crocifissione.
La pomposa rievocazione davanti alla cattedrale di Helsinki
Il corteo di attori, comparse e il pubblico si sposta quindi nelle vicinanze della Cattedrale, dove molti più spettatori attendono l'azione.
Lì, Cristo conquista una nuova scalinata, questa volta con la sua pesante croce in spalla, in una salita dolorosa che un punto rotondo accompagna e mette in risalto, facilitato da un assistente contemporaneo che i registi hanno aggiunto senza alcun complesso.
Tra i discorsi e le urla drammatiche di personaggi biblici, stralci di canti lirici abbinati a violini e altri strumenti, Cristo e i ladri trovano il Calvario davanti all'altezzosa facciata del tempio.
Dopo la morte, il Redentore scende dalla croce con i propri piedi, la scala entra nell'ombra e viene salita da decine di attori e comparse che reggono candele e fiaccole in un ultimo momento multisensoriale di spettacolo religioso.
Si ritira nelle sue case o negli innumerevoli rifugi profani e notturni di Helsinki.
In termini di calendario, invece, la Settimana Santa ha ceduto il passo alla Pasqua. Era ora che lo scoprissimo il lato pagano del tempo. a Seurasaari.