Puerto Plata è il risultato dell'abbandono di La Isabela, il secondo tentativo di una colonia ispanica nelle Americhe. Quasi mezzo millennio dopo lo sbarco di Colombo, inaugurò l'inesorabile fenomeno turistico della nazione. In un lampo attraverso la provincia, vediamo come il mare, le montagne, la gente e il sole dei Caraibi la fanno splendere.
Penisola di Samaná, PN Los Haitises, Repubblica Dominicana
Nell'angolo nord-est della Repubblica Dominicana, dove ancora trionfa la natura caraibica, ci troviamo di fronte a un Atlantico molto più vigoroso del previsto da queste parti. Lì cavalchiamo in regime comunitario fino alla famosa cascata di Limón, attraversiamo la baia di Samaná e ci immergiamo nella remota ed esuberante "terra delle montagne" che la racchiude.
L'ipersalinità della Laguna de Oviedo varia a seconda dell'evaporazione e dell'acqua fornita dalla pioggia e scorre dalla vicina catena montuosa del Bahoruco. Gli indigeni della regione stimano che, di regola, abbia un livello di sale marino tre volte superiore. Lì scopriamo prolifiche colonie di fenicotteri e iguane, tra le molte altre specie che compongono questo uno degli ecosistemi più esuberanti dell'isola di Hispaniola.
Durante il suo secondo viaggio nelle Americhe, Colombo sbarcò su un'incantevole isola esotica. La chiamò Savona, in onore di Michele da Cuneo, marinaio sabaudo che la vedeva come un elemento di spicco della maggiore Hispaniola. Oggi chiamata Saona, quest'isola è uno degli amati eden tropicali della Repubblica Dominicana.
Montana Redonda e Rancho Salto Yanigua, Repubblica Dominicana
Alla scoperta del nord-ovest dominicano, saliamo alla Montaña Redonda de Miches, recentemente trasformata in un insolito picco di fuga. Dalla cima indichiamo Bahia de Samaná e Los Haitises, passando per il pittoresco ranch Salto Yanigua.